L' Eucarestia
La Madonna non mette al centro sé stessa o i veggenti, ma l'altare e l'Eucaristia.
L' Eucaristia e l'invenzione dell'amore.
Sentiamo Gesù che ci dice: - Ho preso dimora tra i peccatori per essere la loro salvezza, la loro vita e nello stesso tempo il medico per tutti i loro mali che nascono dalla natura umana ferita.
Essi si stanno allontanando da me.
Poveri peccatori, non allontanatevi dame! Vi aspetto giorno e notte nel tabernacolo.
Non vi ripudio per i vostri peccati, ma desidero lavarvi nel mio sangue e nascondervi nelle mie ferite.
Non allontanatevi da me perché io vi amo.
Voi siete preziosi per me.
Per voi sono diventato Eucaristia.
Care anime, perché siete cosi fredde, cosi indifferenti verso il mio amore?
Non permettete che il tempo e le preoccupazioni vi allontanino dal mio amore.
Trovate tempo per la visita e l'adorazione all'esiliato per amore.
Vi invito tutti.
Voi anime consacrate e quelle del mondo, voi giusti e tutti voi peccatori, voi colti e voi incolti.
A tutti voi dico: Se desiderate la gioia, io sono la vostra gioia piena.
Se cercate la ricchezza, io sono la vostra ricchezza illimitata.
Se cercate e anelate alla pace, io sono la vostra pace, io sono la vostra misericordia e l 'amore". ( Gesù a Santa Giuseppina M.)
La Madonna e la prima lampada viva - l'alba mattutina - che adora Gesù Eucaristia e illumina con la sua luce questo santo mistero.
Tutti noi peccatori dobbiamo venire a questa Vergine saggia per accendere le candele dell'adorazione.
La Madonna ci chiama: "Cari figli, mettete la Messa al primo posto nella vostra domenica e vivete la Messa".
"La Santa Messa, figlioli, non sia per voi un'abitudine, ma vita.
Vivendo ogni giorno la santa Messa, sentirete il bisogno della santità e crescerete nella santità.
Io vi sono vicino e intercedo presso Dio per ognuno di voi, affinché vi dia la forza per cambiare il vostro cuore".
(25 gennaio 1998)
L' Eucaristia è un sacramento, il mistero della fede, la vita divina tra di noi.
L' Eucaristia e il sacramento nel quale avviene l'unione tra Dio e l'uomo.
E’ il sacramento dal quale nasce la Chiesa, una, santa e apostolica.
L' Eucaristia fa nascere la Chiesa e la Chiesa celebra l' Eucaristia.
La vita divina che nasce dall' Eucaristia continua a scorrere in noi, continua a vivere in noi, in questo modo non vive più l'uomo, ma Dio in lui.
Dio è colui che ci trasforma in sé.
Questa trasfigurazione non avviene soltanto nel pane e nel vino - che diventano il corpo e il sangue del Signore – ma è anche la nostra trasfigurazione.
Non solo annunciamo la morte e la risurrezione del Signore, bensì qui avviene anche la nostra morte e la nostra risurrezione.
In ogni santa Messa muore l'uomo vecchio, il peccatore.
Per questo la Messa inizia con il pentimento: muore il vecchio uomo peccatore e nasce un uomo nuovo creato a immagine divina.
L' Eucaristia è l'unione del nostro sacrificio, del nostro contributo, con il sacrificio di Dio e con l' offerta.
Il regolamento prescrive al sacerdote di aggiungere sempre una goccia d'acqua al vino che viene versato nel calice.
Questa goccia d'acqua rappresenta l'uomo, la natura umana.
In Gesù Cristo rappresenta la nostra natura e noi.
Il vino e l'acqua si uniscono e l'insignificante goccia d'acqua, che non ha alcun prezzo, si trasforma insieme al vino e diventa il Preziosissimo Sangue.
Riceve un prezzo nuovo, un nuovo valore, una nuova dimensione.
Cosi avviene con l'uomo nella santa Messa.
Durante la Messa l'uomo, questo fragile, insignificante piccolo uomo, è unito a Dio.
Il suo pensiero, la sua lacrima, il suo dolore, la sua croce uniti a Gesù acquistano valori divini.
Diventano valori che aiutano, redimono e salvano gli altri.
Questo è il mistero divino donato all'uomo, grazie al quale l'uomo si unisce a Dio e al prossimo.
E’ questo il mistero della nostra fede.
La Madonna ci dice che bisogna mettere la Messa domenicale al primo posto.
Lei ci parla del giorno del Signore e del sacramento dell' Eucaristia.
Si tratta di due valori.
Alla nostra generazione è successo, purtroppo, quello che era successo agli Ebrei al tempo di Gesù.
Lo spazio del tempio è diventato il mercato dove ciascuno pensa come guadagnare di più.
C'era il cambiavalute perché i pellegrini potessero cambiare il denaro e tutto quanto serviva per aiutarli, per comprare con più facilita gli agnelli, le colombe e l'occorrente per il sacrificio.
Quando Gesù entra nel tempio, non approva.
Lesse nel loro pensiero l'avidità e l'interesse personale.
Ripulì il tempio e disse: "Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato" (cf. Gv 2, 16).
La nostra domenica odierna è piena di sport, di fughe da casa, dalla famiglia, e tutto questo avviene in apparenza per il nostro bene: la ricreazione, il rilassamento...
Molti rinunciano alla santa Messa, alla comunione, all'esperienza collettiva di cui hanno testimoniato i due discepoli a Emmaus (cf. Le 24, 13-35): "Il nostro Dio è vivo, noi lo abbiamo incontrato, egli ci ha donato il pane della vita.
Lui ci ha parlato e noi l'abbiamo riconosciuto!".
E’ questo la Messa domenicale: incontrare il Cristo risorto che è con noi e che ci accompagna attraverso la nostra vita, attraverso i nostri giorni, e noi come famiglia celebriamo questo insieme a tutta a parrocchia.
Allontanarsi e separarsi dall'altare vuol dire abbandonare la Chiesa, Dio.
Per questo è importante purificare la domenica, far ritornare nuovamente la domenica come il giorno del Signore che Jahvè ha creato per sé, per la sua gloria, per la nostra anima, per la nostra salvezza, per il nostro grande incontro con Dio. (Catechesi ai pellegrini di Padre Jozo)